(Venezia, 1665 - 1732)
Veduta costiera con accampamento e figure
Olio su tela, cm 73X99
I dipinti trovano precise corrispondenze con le opere di Bartolomeo Pedon, si veda ad esempio la Marina con barche e edificio in rovina dell'archivio Zeri (n. 68547) e il Paesaggio al chiaro di luna, esitato presso Dorotheum il 21 marzo 2010, lotto 159. La similitudine di queste opere si riscontra osservando la conduzione pittorica e la medesima interpretazione trasognata del paesaggio. Da questi aspetti è altresì possibile cogliere la modernità di Pedon, il suo rilevante ruolo nell'interpretare gli esempi di Anton Eismann, Peter Mulier detto il Tempesta e Hans de Jode, plasmandoli in poetiche tipicamente rocaille.
Bibliografia di riferimento:
E. Martini, La Pittura del Settecento Veneto, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia, Udine, 1982, pp. 39, 91, n. 523
A. Delneri, D. Succi, Da Canaletto a Zuccarelli, il paesaggio veneto del Settecento, Udine 2003, pp. 141-146
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